A Milano i giri di valzer sono sempre più coinvolgenti, sorprendenti. Capita che durante un giro un sindaco si ritrovi senza sedia e che il proprio assessore si alzi e gli ceda il posto. Così l’assessore Tancredi, nell’attesa del prossimo giro, si ritrova estromesso dal gran Galà dell’urbanistica milanese.
Una urbanistica dalle grandi capacità di produrre utili e torri in spazi minimi ( basta un cortile) con semplici permessi di ristrutturazione ( quella Scia che certo non è la stessa con cui vado a ristrutturare il balcone di casa, tuttavia quasi).
Una urbanistica del: “famolo strano”, del facile inserimento di un nome familiare, dell’allegra brigata degna dei fumetti di Alan Ford, con un Superciuk sempre presente e pronto ad intervenire in caso di bisogno. I nostri bravi amministratori sempre attenti a non fare favoritismi al difuori della cerchia ristretta degli “ Aventi diritto”, tanto da risultare benefattori e benemeriti nell’aver reso Milano una città europea, iconica e di facili costumi tanto da dover chiamare la buoncostume ed arrestare “l’or signori” per istigazione alla prostituzione.
Tancredi “il nobiluomo” portatore sano del: cambiare tutto per non cambiare niente”.
Resta grottesco e stranamente aderente, il cognome in una storiaccia di favoritismi da barone di un contado in cui non c’è traccia dei contadini, eppure c’è un raccolto. Il Gattopardo, tuttavia, sembra essere ancora in voga nella Milano del baronato, in cui conta quanto riesci a tenere in piedi un sistema che tenga in piedi miseria e nobiltà.
A Milano i giri di valzer sono sempre più coinvolgenti, sorprendenti. Capita che durante un giro un sindaco si ritrovi senza sedia e che il proprio assessore si alzi e gli ceda il posto. Così l’assessore Tancredi, nell’attesa del prossimo giro, si ritrova estromesso dal gran Galà dell’urbanistica milanese.
Una urbanistica dalle grandi capacità di produrre utili e torri in spazi minimi ( basta un cortile) con semplici permessi di ristrutturazione ( quella Scia che certo non è la stessa con cui vado a ristrutturare il balcone di casa, tuttavia quasi).
Una urbanistica del: “famolo strano”, del facile inserimento di un nome familiare, dell’allegra brigata degna dei fumetti di Alan Ford, con un Superciuk sempre presente e pronto ad intervenire in caso di bisogno. I nostri bravi amministratori sempre attenti a non fare favoritismi al difuori della cerchia ristretta degli “ Aventi diritto”, tanto da risultare benefattori e benemeriti nell’aver reso Milano una città europea, iconica e di facili costumi tanto da dover chiamare la buoncostume ed arrestare “l’or signori” per istigazione alla prostituzione.
Tancredi “il nobiluomo” portatore sano del: cambiare tutto per non cambiare niente”.
Resta grottesco e stranamente aderente, il cognome in una storiaccia di favoritismi da barone di un contado in cui non c’è traccia dei contadini, eppure c’è un raccolto. Il Gattopardo, tuttavia, sembra essere ancora in voga nella Milano del baronato, in cui conta quanto riesci a tenere in piedi un sistema che tenga in piedi miseria e nobiltà.